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Campionato già mi manchi…

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Appena chiusa la stagione calcistica, è partita immediatamente la prossima coi primi colpi di calciomercato.

Senza soluzione di continuità è iniziata la “stagione dei sogni” quella in cui i presidenti di serie A partono alla caccia del nuovo allenatore, del campione o del giovane talento e noi tifosi sogniamo il grande colpo di mercato.

Ecco solo alcuni dei protagonisti di questo weekend!

Si dice che…Ciro Immobile, 25 anni, 10 gol in stagione abbia una gran voglia di tornare in Italia.

È un gigante da 1,85 cm per 78 chili eppure per la mamma è ancora gracilino come era da piccolo. «Non mangiava mai, quasi se ne scordava. Forse adesso è un po’ più grosso. Una delle cose che gli dico su Whatsapp: “hai mangiato?”. Quando viene qui, l’eccezione per la mia parmigiana di melanzana la fa sempre. Per farmi contenta». Antonio, il padre di Ciro. Ex bomber pure lui. Di Eccellenza. Ma erano altri tempi: «Lavoravo all’Avis di Castellammare, aggiustavo i treni per le Ferrovie e non sono mai riuscito ad allenarmi come avrei voluto. Sapevo, però, che sarebbe stato bello arrivare in alto». Già, bello, ma duro. Uno su dodicimila ce la fa, dicono le statistiche. Per capire perché uno diventa un campione, bisogna andare a fondo nella sue radici. Il percorso di Immobile è fatto di nostalgia, sradicamento e anche di solitudine. E così che si cresce, lontano dalla gonna di mamma. «Ne ha fatti di provini: il primo al Milan, nel 2000. Aveva 10 anni: Pierino Prati mi disse che era bravo, che l’avrebbero preso se avesse avuto la residenza lì. Non se ne fece nulla», sospira ancora Antonio. Poi arrivarono l’Empoli e la Salernitana ma per gli Immobile la soluzione migliore era mandarlo al Sorrento

Angel Di Maria è considerato giustamente come uno dei migliori giocatori al mondo: esploso al Benfica, venne acquistato dal Real Madrid voluto fortemente da Josè Mourinho nell’estate del 2010, per poi passare  al Manchester United.

I ‘Red Devils’ sborsarono ben 75 milioni di euro per assicurarselo, una cifra da record o quasi. Eppure il fuoriclasse argentino non è sempre stato protagonista di trasferimenti milionari, anzi: ad inizio carriera era considerato un predestinato, ma i soldi furono praticamente assenti nella sua crescita calcistica.

Era il 1995 quando Di Maria aveva appena sette anni e militava nel piccolissimo club ‘El Torito’, società di Rosario che gli permette di mettersi in evidenza: molti club importanti gli mettono gli occhi addosso, tra questi c’è il Rosario Central che decide di tesserarlo.

Il suo primo allenatore, Marcelo Pavon, rivela un interessante retroscena di quella trattativa, intervistato da ‘AFP’: “Angel fu ceduto al Rosario, che ci regalò 20 palloni: per loro fu una vera e propria fortuna, visto che poi nel 2007 lo vendettero al Benfica che per luì pagò 6 milioni di euro”.

Soprannominato “El fideo”, è un centrocampista offensivo dotato di una grande velocità e di una naturale predisposizione per il dribbling, è in grado, con le sue volate, di fiaccare le difese avversarie e di dare il via a micidiali contropiedi. Un esterno d’attacco, con un’ottima sensibilità nei piedi e un buon tiro dalla distanza. Nel 2007, Di María sbarca al Da Luz per 6 milioni di euro. Le prestazioni effettuate con i lusitani del Benifica, in particolare quelle disputate nelle coppe europee, convincono il Real Madrid a investire sul talento di Rosario con un contratto di 6 anni per 25 milioni di euro più bonus nelle casse dei lusitani. Nelle quattro stagioni disputate al Santiago Bernabeu, ha collezionato 189 presenze per 35 gol e 5 titoli conquistati, ma è proprio nell’ultima stagione, quando l’arrivo di Mr. 100 milioni Bale, sembrava poterlo mettere in ombra, che trova, insieme al tecnico Carlo Ancellotti, la motivazione giusta per migliorare l’attenzione alla fase difensiva e rimanere uno dei titolari inamovibili del Real, arretrando nei tre di centrocampo. Nella finale di Champions 2014, nella sua Lisbona, nel suo Da Luz, Di María trova la partita perfetta, suggellata dalla discesa, con cui al 110’ ha permesso proprio a Bale di segnare il 2-1, espugnando il fortino dell’Atletico e riportando la coppa dalle grandi orecchie nella bacheca del Real Madrid. Con la nazionale è stato Campione del mondo U20 nel 2007 e Campione olimpico nel 2008. Nel suo palmares troviamo: 1 Scudetto e 2 Coppa di Lega portoghese con il Benfica; 1 Scudetto, 2 Coppa di Spagna, 1 Champions League e 1 supercoppa di Spagna con il Real Madrid.

Si dice che…Edinson Cavani, 28 anni, 31 gol in stagione sia uno degli obiettivi della Juventus se parte Tevez.

Edinson Roberto Cavani Gómez (Salto, 14 febbraio 1987) è un calciatore uruguaiano, attaccante del PSG e della Nazionale uruguaiana. Considerato uno dei più forti attaccanti in circolazione,veniva ad inizio carriera soprannominato El Botija (termine gergale uruguaiano con cui si indica un bambino) per via dei lineamenti infantili e del fisico fragile ed esile. Successivamente inizia ad essere soprannominato El Matador.

Di origini italiane e in possesso del passaporto italiano poiché il nonno paterno, che aveva lavorato in Sicilia,era originario di Maranello,trascorre l’infanzia giocando al confine con l’Argentina fino a quando, a dodici anni, si trasferisce a Montevideo, capitale uruguaiana. Entra così nel settore giovanile del Danubio, una delle dodici squadre di calcio della città.

Anche suo padre Luis è stato un calciatore: soprannominato El Gringo, ha giocato in squadre uruguaiane di prima divisione e conta qualche presenza in Nazionale, in seguito è divenuto allenatore, guidando l’altro figlio Christian, difensore del Salto. Suo fratellastro maggiore, Walter Guglielmone, è anch’egli un calciatore, di ruolo attaccante.

Di fervente fede cristiana evangelica pentecostale, il 9 giugno 2007 si è sposato con Maria Soledad dalla quale ha avuto due figli: il primogenito Bautista, nato il 22 marzo 2011, e Lucas, nato l’8 marzo 2013.La coppia si è separata nel febbraio del 2013.

Nel 2011 ha preso parte, nel ruolo di se stesso, al film “Vacanze di Natale a Cortina” prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis, quest’ultimo suo presidente ai tempi del Napoli.

Un weekend di campioni!


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